Sono per noi la storia e la memoria.
“Memoria” e “Storia” non sono parole sinonime. La memoria è il ricordo, il percorso di una vita, l’esperienza che implica la crescita e l’arricchimento di un essere umano.
Può essere travisata, può rappresentare una sola verità, può essere pervasa dalla passione o svanire ma insieme alla Storia, consente la lettura dei fatti e delle azioni, con i sentimenti dell’uomo e l’uomo con il suo amore o il suo odio ha la capacità di costruire o distruggere.
Dobbiamo sempre avere in mente che sono state la normalità e le indifferenze che hanno partorito le ideologie nazifasciste.
Non ne dobbiamo essere stupiti, né solo addolorati né angosciati ma consapevoli che la “normalità” cela dentro noi sempre una scusa, un’assoluzione: “non lo sapevo”; “mi è stato ordinato”; “scrivevo”; “spazzavo”; “cosa c’entriamo noi?”; “Io? Ma io non c’ero”.