Firenze, 22 novembre ore 17,00 Piazza Santa Maria Annunziata
La nostra città ha partecipato alla prima Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nel 2009 con un filmato bellissimo che i giovani del Liceo Scientifico Agnoletti (Campi Bisenzio) presentato a Palazzo Vecchio e una cittadina Claudia Caruso del comitato promotore toscano, si è recata il 2 gennaio 2010 a Punta de Vacas in Argentina a testimoniare l’adesione della comunità campigiana agli obiettivi della Marcia Mondiale per la pace e la Nonviolenza. https://www.perlapace.it/campi-bisenzio-fi-la-citt/
Città Visibili ha partecipato alla II Marcia del 2019 portando la bandiera della Marcia Mondiale della Pace vicino al muro costruito dal Marocco (il più lungo del mondo) per chiudere, isolare e negare al popolo saharawi dal suo legittimo territorio.
Nel 2024, CittàVisibili aderisce di nuovo alla Marcia Mondiale e lo farà ogni qualvolta che si esprima anche il solo pensiero che la guerra sia la soluzione o la risoluzione dell’incapacità politica e relazionale di sconfiggere interessi economici e potere.
Aderiamo ed effettueremo il nostro percorso attraverso la presentazione dell’Atlante delle Guerre il 16 novembre alle ore 18 presso la Casa del Popolo Rinascita di Campi Bisenzio, occasione nella quale presenteremo il viaggio umanitario che effettueremo nei campi profughi saharawi a fine febbraio, quindi è nostro preciso impegno essere presenti a Firenze, in Santa Maria Annunziata alle ore 17 del 22 novembre prossimo.
Siamo d’accordo che stiamo rischiando – se non facciamo sentire la nostra voce, i nostri colori, i nostri volti e le nostre mani bianche o nere o rosse o gialle o grigie o verdi – forte, evidenti, tesi e aperte per denunciare la pericolosità della situazione economica attuale.
Il nostro impegno dalla costituzione in associazione è sempre stato la creazione di coscienze, la valorizzazione delle azioni positive, all’umanità e per l’umanità. Ci chiamano utopici, ma se non si sogna non si può lottare per migliorare il mondo in cui viviamo e crediamo necessario ribadire anche quest’anno con il coordinamento della Marcia Mondiale la richiesta di divieto assoluto alle armi nucleari ma soprattutto difendere le Nazioni Unite e le motivazioni per le quali sono state costituite – dopo la II Guerra Mondiale, dopo il nazifascismo, dopo la bomba nucleare a Hiroshima – e dar loro un ruolo effettivo, equilibrato e non sottoposto a veti e a poteri che ne bloccano le azioni in difesa dei diritti umani, per la pace e la sicurezza ambientale.
Nel prossimo viaggio nei campi profughi saharawi, riporteremo la bandiera della Marcia Mondiale della Pace e della Nonviolenza perché da li siamo nati e da li continueremo il nostro percorso di valori, coscienza e utopia.